Sposarsi ai tempi del Covid-19: fino al 30 aprile ancora vietati eventi, feste e ricevimenti.
Aggiornamento al 12 aprile 2021
COVID-19. PROROGATO LO STATO DI EMERGENZA SANITARIA FINO AL 30 APRILE
VIETATI IN TUTTA ITALIA FESTE E RICEVIMENTI.
Il Paese in gran parte mantiene le restrizioni del periodo Natalizio ed è prorogato lo stato di emergenza sanitaria fino al 30 APRILE 2021 ecco le principali:
📌 Ancora stop a feste, eventi e ai banchetti dopo nozze, comunioni e battesimi che non si posso organizzare né in casa né in ristoranti e sale da ricevimento.
📌 Consentito lo svolgimento delle funzioni religiose nel rispetto dei protocolli anti-Covid.
📌 Consentito l’accesso ai luoghi di culto con misure tali da evitare la formazione di assembramenti.
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Con le ordinanze del ministro della salute e i DPCM firmati a gennaio alla divisione in zone rosse, arancioni e gialle è stata introdotta una “zona bianca“, nella quale si collocano le regioni con uno scenario di tipo 1, un livello di rischio basso e un’incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. Qui nessuna limitazione, ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli.

Le regole della zona arancione in Regione Toscana:





➡️ Per approfondimenti su cosa è sconsentito nelle zone “gialla” , “arancione”, “rossa” clicca qui.
Cerimonie si, ricevimenti no.
Sono ancora vietate le feste, al chiuso o all’aperto ed è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza. Vietato festeggiare anche in casa con persone estranee al nucleo familiare convivente.
Inoltre restano sospesi tutti i ricevimenti nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi compresi quelli conseguenti a cerimonie civili e religiose.
Pertanto non si posso organizzare banchetti né in casa né in ristoranti e sale da ricevimento.
Restano consentite invece, sia le cerimonie religiose che quelle civili, purché si svolgano nel rispetto di tutte le misure di prevenzione per il contenimento del contagio da SARS-CoV-2. Per le funzioni religiose rimangono invariate le norme già precedentemente stabilite con il protocollo dell’allegato A 2 del decreto del 7 agosto 2020 del Governo in accordo con la CEI, il quale sancisce il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro e l’utilizzo mascherina per la protezione delle vie respiratorie. L’accesso alla chiesa può essere regolato da volontari che, muniti di guanti monouso e un evidente segno di riconoscimento, favoriscano l’accesso e l’uscita degli invitati, nel rispetto della distanza interpersonale di almeno 1,5 metro. Si consiglia, inoltre, l’utilizzo di più ingressi, ove presenti, distinguendo quelli riservati all’entrata da quelli destinati all’uscita. Le stesse misure preventive valgono anche per i riti civili, per i quali, ove sia possibile si consiglia l’utilizzo di spazi esterni. La capienza massima del luogo di culto o sala in cui avrà luogo la cerimonia viene stabilita da un ente legale tenendo conto della distanza minima di 1 metro laterale e frontale.
No a feste per Matrimoni, Battesimi e Comunioni
Le regole adottate dal Governo riguardo feste civili e religiose sono molto rigide: non si possono festeggiare in forma pubblica o privata matrimoni, battesimi, cresime, comunioni e altri eventi che creano assembramenti tra persone non conviventi.
Il divieto risale al DPCM dello scorso 26 ottobre “Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose”, confermato nel decreto legge in vigore fino (almeno) al 15 febbraio 2021.
Le chiese sono aperte in tutta Italia e le celebrazioni possono svolgersi in forma privata con pochi intimi nel rispetto del numero indicato dal legale rappresentante dell’ente. Durante la cerimonia è obbligatorio mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro tra non conviventi e indossare la mascherina.
Tuttavia è vietato festeggiare in ristoranti, agriturismi e cascine: in zona rossa e arancione il servizio di ristorazione è chiuso al pubblico e disponibile soltanto per l’asporto e la consegna al domicilio, mentre in zona gialla si può andare al ristorante nel limite massimo di 4 persone per tavolo, eccetto tra conviventi tra i quali non ci sono limitazioni.
Chi infrange il divieto rischia la multa da 400 a 1.000 euro, mentre per i ristoratori scattano conseguenze ben più serie che possono sfociare nella sospensione dell’attività da 5 a 30 giorni.
No a party in casa con non conviventi
Festeggiare in casa è ancora proibito, infatti il Dpcm in vigore ammette le visite in casa altrui nel limite di due invitati per volta, al netto di figli under 14 e persone disabili o non autosufficienti con loro conviventi.
Pranzi, buffet e festeggiamenti di vario genere sono in contrasto con le prescrizioni del governo che valgono tanto per la zona rossa e arancione che per quella gialla.
È ammessa una visita al giorno entro i confini della regione in zona gialla e del comune di residenza per chi abita nell’area rossa e arancione.
Spostamenti: Quali sono i casi che rientrano nei “motivi di necessità”?
Il governo ha stabilito che la valutazione circa l’eventuale sussistenza di “motivi di necessità”, in ciascuna vicenda concreta, rispetto alle variegate situazioni che possono verificarsi, resta rimessa all’Autorità competente, che dopo attenta valutazione del caso si pronuncerà in merito. Generalmente viene fatta salva la regola che per le cerimonie dei Sacramenti (Battesimo, Matrimonio, Cresima o Prima Comunione) posso uscire dal comune di residenza solo i padrini/madrine/testimoni e, ovviamente, i genitori dei minori. Gli altri parenti, se non risiedono nel medesimo comune dove si celebra il rito religioso, non possono partecipare.
Tuttavia per chiarezza è sempre opportuno contattare il Comune in cui si terrà la cerimonia ed avere indicazioni soprattutto se si risiede in zona arancione o rossa.
➡️ Vuoi saperne di più? vai alla pagina dedicata sul sito del governo: qui
Servirà ancora l’autocertificazione ?
Stando alle nuove misure l’autocertificazione servirà ancora in tutti quei casi in cui il soggetto dovrà giustificare il proprio spostamento. In pratica, nelle aree e nelle ore in cui è permessa la libera circolazione non bisognerà presentare il modulo alle autorità in caso di controlli, ma in tutti gli altri casi sì.
Quando e perché serve il modulo di autocertificazione .
I casi in cui un soggetto dovrà presentare il modulo di autocertificazione, possono essere individuati tenendo conto delle restrizioni vigenti nello specifico, l’autocertificazione serve:
- in tutte le zone (“gialla”, “arancione” e “rossa”) per giustificare gli spostamenti oltre gli orari del coprifuoco, che ad oggi è dalle 22.00 alle 5.00 del mattino;
- in zona arancione e rossa per raggiungere un Comune diverso dal proprio, spiegando il motivo del viaggio e fatta eccezione per i Comuni fino a 5 mila abitanti;
- in tutte le zone (“gialla”, “arancione” e “rossa”) per giustificare gli spostamenti tra Regioni o Province autonome diverse
LE ATTUALI ZONE:
- zona arancione : Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto e alle Province autonome di Bolzano e Trento;
- zona rossa : Campania, Puglia, Sardegna e Valle d’Aosta.
Dove e come scaricare il modulo di autocertificazione.
Il modulo di autocertificazione è stato messo a disposizione dal Ministero dell’Interno sul proprio sito.
➡️ Il documento può essere scaricato al seguente link .
Potrà essere esibito durante i controlli di polizia a giustificazione degli spostamenti nelle zone (Comuni o Regioni) dove sono in vigore ordinanze che impongono limitazioni a viaggi e trasferte nei rispettivi ambiti territoriali.
Va ricordato, infine, che non è obbligatorio essere in possesso del documento, poiché l’autocertificazione può essere fornita dagli operatori di polizia e può essere compilata al momento del controllo.
Aspettando il tuo matrimonio
L’espansione del covid-19 ha stravolto i piani di migliaia di coppie italiane, molti sono i matrimoni rimandati e molti quelli annullati.
Sicuramente voi, promessi sposi, avrete molte domande in merito alla situazione e vorrete capire come e quando potrete tornare a sposarvi.
Ecco perché ho deciso di mettere a disposizione questa pagina del mio sito della mia agenzia di eventi “Le rose di zucchero filato – weddings & events”, per raccogliere e dare risposta a tutti i vostri dubbi rispetto al matrimonio ai tempi del coronavirus.